A prova di mouse /Qualità didattica certificata da INDIRE


Vai ai contenuti

Menu principale:


Riformulare la metodologia

DIDATTICA E COMPUTER

L

Intervento introduttivo del moderatore  Antonio Caserta su PUNTOEDU     2003

L'apporto delle nuove tecnologie nei linguaggi, nei contenuti, nelle metodologie didattiche dell'Educazione tecnologica.                                                         

 

"I fondamenti culturali dell'educazione tecnologica sono individuati nei concetti di:tecnica : insieme di metodi e mezzi con i quali l'uomo soddisfa i propri bisogni attraverso la produzione di beni;tecnologia: riflessione critico-creativa sui metodi, i mezzi e i prodotti del lavoro umano. L'educazione tecnologica svolge la sua funzione formativa promuovendo negli alunni la capacità di confrontarsi con la realtà tecnologica che li circonda”.
Se i fondamenti culturali dell’educazione tecnologica sono quelli esposti sopra e le Nuove Tecnologie, in particolare la tecnologia multimediale, consentono l’uso integrato di linguaggi diversi come quello verbale, testuale, a immagini fisse e in movimento , allora bisogna riformulare la metodologia didattica per integrare efficacemente i sistemi multimediali e le moderne tecnologie nei processi di insegnamento/apprendimento nell’educazione tecnologica. Attualmente gli alunni sono spesso soggetti passivi, una sorta di contenitore in cui infondere un sapere, quindi, probabilmente la metodologia attuale si dimostra sempre più obsoleta  inefficace lontana dal linguaggio e dalla realtà degli studenti. Con le nuove tecnologie parliamo agli alunni con lo stesso linguaggio generazionale (alunni fortemente motivati).
Il problema educativo consiste appunto nell’aiutare i ragazzi a vivere i cambiamenti che queste nuove tecnologie impongono e, quindi, a modificare il loro atteggiamento culturale di fronte ai nuovi concetti di realtà, di spazio e di tempo  e all’uso di linguaggi integrati.Con le N.T. l’insegnante deve riappropriarsi del ruolo di “mediatore culturale e di facilitatore” che con passione e curiosità impara con i propri alunni. Il docente deve saper giocare con la “lanterna magica” della multimedialità che, propone la conoscenza sotto forma reticolare, favorendo la comunicazione e la cooperazione tra gli allievi, ma nello stesso tempo l’individualizzazione dell’apprendimento con il rispetto dei ritmi e della scelta di percorso di ogni alunno. Al docente, la multimedialità a scuola deve apparire anche come occasione favorevole per riprendere i contenuti della propria disciplina e considerare la possibilità di attività trasversali. Gli alunni sono i veri protagonisti di questo percorso e della costruzione del proprio sapere, naturalmente guidati da docenti con il compito di registi responsabili, attenti e collaborativi
I sistemi multimediali sono attualmente gli strumenti più adatti alla rielaborazione e al rinnovamento delle metodologie di insegnamento scolastico grazie a:

      - l’utilizzo dei media di diversa natura

- l’organizzazione non lineare delle informazioni

- l’elevato grado di interattività

-l’immediatezza della trasmissione

 

Cosa dovrebbero fare la scuola ed in particolare gli insegnanti? Barricarsi ad oltranza dinanzi alle Nuove Tecnologie e lasciarsi travolgere? Non credo.

 

Incominciamo con alcune ipotesi.

1.      Come potrebbe essere utilizzato il computer nell’educazione tecnologica?

              Il computer potrebbe essere utilizzato per:

-         leggere i CD

-         scrivere (singolarmente o a livello cooperativo)

-         disegnare

-         creare oggetti ipermediali (testi,immagini, disegno, suoni, filmati, animazione )

….

Mi soffermerei sugli ipermedia

Gli ipermedia (IPERtesto + multiMEDIA =IPERMEDIA) “favoriscono un apprendimento, in cui i contenuti non hanno una struttura lineare ma di tipo “reticolare e gerarchica” , attraverso la creazione di “mappe concettuali” che richiedono un’attenta ricerca di significati e di connessioni e sono strumento prezioso per  “stimolare la riflessione, potenziare le abilità cognitive, favorire la creatività”;

l’unico dubbio, non riferito sicuramente al  lavoro di molte persone , è: quanti ipertesti , che non fanno neanche testo, sono in circolazione?.

E’ stato esplicitato e curato il “processo”  o è stato enfatizzato solo il “prodotto”  ovvero l’ipermedia? Chi ha  realizzato la mappa concettuale? Gli insegnanti, gli alunni, alunni e insegnanti ?. Quanti di noi hanno realizzato degli ipermedia con i ragazzi (materne, elementari, medie e superiori)?. Quali sono state le tematiche  sviluppate?. L’ attività multimediale ha dato un  “valore aggiunto” alla didattica e di conseguenza un miglioramento nei processi di insegnamento/apprendimento ?. Come è stata realizzata l’unità didattica con le nuove tecnologie?. Il tempo a disposizione era poco?. Abbiamo rivisto i nostri programmi disciplinari per utilizzarli  con le nuove Tecnologie?

Infine. I forum  costituiscono credito per i corsisti che vi partecipano? Si. Bene! Allora proprio per questo, sfruttiamo tale spazio per proporre, ad esempio, alcuni schemi ipotetici o già sviluppati in attività didattica, per rispondere alle domande poste in precedenza  o per schematizzare un percorso didattico…..tenendo presente eventuali punti:

a.titolo della tematica

b. metodologia (analisi degli obiettivi.. contenuti..… )

     c.organizzazione didattica ( spazi previsti.. pianificazione delle attività….)

d.metodo didattico; (approccio alla problematica.. strumenti..)

e.valutazione (in base al percorso e ai risultati.. in base al processo di apprendimento degli alunni…)

In allegato un’ esemplificazione di un percorso: dalla teoria alla pratica!!!  

 

  Moderatore: Antonio Caserta docente presso I.C. nel Torinese

 

'apporto delle nuove tecnologie nei linguaggi, nei contenuti, nelle metodologie didattiche dell'Educazione tecnologica.  PuntoEdu 

 

 

 

 

 

HOME PAGE | DIDATTICA E COMPUTER | INFORMAZIONI E NEW | FORUM CHAT | ASSOCIAZIONE LA TURINELLA | Siti di interessi Motori di ricerca | Webmaster | Mappa del sito

© antonio.caserta@istruzione.it - Oggi - Aggiornato il 21 mag 2018 - Sono le ore

Torna ai contenuti | Torna al menu